Il personal branding indica tutti quegli aspetti direttamente correlati con la marca personale. In poche parole tutto quello che la nostra figura ispira nel pubblico a cui ci rivolgiamo rientra nell’ambito del nostro personal branding.

Perché è importante il personal branding?


Inutile girarci intorno, un giorno, presto o tardi, tutti noi ci troviamo ad interfacciarci con un potenziale cliente o con un datore di lavoro. Esattamente in questo preciso istante entra in gioco il personal branding.
Per capirci meglio basta porsi una domanda: per quale motivo dovrebbe scegliere me? Ora, potrebbe essere più o meno semplice trovare una risposta a questa domanda ma, senza alcun dubbio avere una buona reputazione, rende la nostra posizione decisamente più vantaggiosa.
Il personal branding si occupa direttamente della costruzione di questa buona reputazione e lo fa, per lo più, attraverso tecniche di marketing applicate alle persone.
In concreto si tratta di porre in risalto i nostri punti di forza e di far sì che chiunque veda la nostra figura non veda che quelli.

Scegliere il nostro brand


Lo abbiamo detto, fare personal branding è un po’ come pubblicizzare la nostra persona e partire da questa idea ci aiuta molto nella scelta del nostro brand.
Scegliere con cura la parte di noi che vogliamo esporre maggiormente è fondamentale per iniziare a curare la nostra immagine pubblica. In tal senso è ovvio rivolgerci a quelli che sono i nostri talenti e passioni, che di fatto rappresentano ciò che davvero ci rende unici.
Il primo, nonché necessario, consiglio è quindi quello di scegliere accuratamente e sinceramente l’identità che vogliamo lasciar trasparire a chiunque si interfacci con noi. Si tratta di un passo assolutamente essenziale per iniziare a fare personal branding, perché in fondo è difficile essere convincenti se non siamo noi i primi ad essere convinti.

La giusta strategia di guerra


Forse utilizzare il termine guerra è un pochino esagerato, ma sicuramente viviamo in una continua competizione, per questo avere una buona strategia ci sarà di aiuto.
Tutti quanti, in un modo o nell’altro, proviamo a fare personal branding nella nostra vita. Spesso lo facciamo in maniera assolutamente inconsapevole, o comunque inconsapevoli dell’esistenza di questa attività. Quindi come possiamo noi eccellere su tutti gli altri?
Qui arriva il nostro secondo consiglio. Si tratta di un suggerimento che può sembrare scontato, ma che senza ogni dubbio sarà molto utile per catapultarci in vantaggio su gran parte della concorrenza. Costruire una buona strategia da seguire è importante per riuscire a rendere il nostro brand decisamente più appetibile di quello degli altri.
Sicuramente un talento naturale o un particolare fascino aiuta, ma un piano ben elaborato può essere il giusto salvagente nel momento del bisogno.
Elaborare una strategia vuol dire porci davanti un obiettivo, ad esempio un’ambizione lavorativa, e individuare chiaramente tutti i passi necessari per raggiungerlo.
Nella vita tutti quanti si trovano ad affrontare alti e bassi, e avere un piano da seguire aiuta ad affrontare tutte queste fasi senza lasciare dietro di noi qualcosa di cui pentirci.

L’universo della rete


Forse non c’è bisogno di fare personal branding per impressionare nostra madre ma, purtroppo, nella maggior parte dei casi, la persona che dobbiamo impersonare, ci vede solamente come un nome qualunque disperso nel web. Difficilmente questa persona ci vorrà bene come una madre.
Quindi, il nostro ultimo e fondamentale consiglio è quello di curare il più possibile l’immagine che il mondo di internet restituisce di noi.
Parlando di internet, ci si riferisce ovviamente anche ai social network, ma non ci si limita a quello. Infatti, in base alle personali esigenze, la semplice pagina del social network potrebbe non bastare. In questo caso, anche un blog o uno spazio sul web potrebbe dire molto di noi. Tutto dipende dalla strategia che avete scelto.
Infine, ricordate di non lasciare su internet tracce di cui un giorno potreste pentirvi, perché vi sarà poi difficile cancellarle. Ogni riferimento ai social network è puramente casuale.